martedì 27 dicembre 2016

Cose belle viste durante le feste

La cosa che più amo delle feste è l’atmosfera. Anche se in misura diversa, tutti si impegnano con gli addobbi e anche se quest’anno ho avuto pochissimo tempo da trascorrere nei negozi oppure poche occasioni per festeggiare qui e là, riporto tre idee che mi sono piaciute molto (click sulle foto per ingrandirle).

Per quanto riguarda i negozi, ho apprezzato molto l’allestimento di un ottico di Milano, lungo i bastioni di Porta Venezia: gli alberi di fascine che hanno utilizzato per l’esposizione in vetrina sono lineari ma non troppo moderni. L’ho immortalato durante una passeggiata a caccia di regali!
Durante i miei corsi da Viridea invece sono rimasta colpita da questa decorazione: io che ho la passione delle foglie secche non avevo mai pensato di utilizzarle per una ghirlanda!
La mia amica Giusy, architetto che si diletta con il fai da te, ha addobbato l’albero in modo classico con campanelle dorate e palline rosse… almeno in apparenza! Si tratta nel primo caso di vasetti dello yogurt colorati con la vernice spray e nel secondo caso di decorazioni origami ottenute con la lamiera delle lattine di Coca Cola. Se il Natale è diventato consumismo, almeno che sia all’insegna del riciclo creativo!
Piccola digressione: essendo un architetto, l'anno scorso le abbiamo regalato una casetta di marzapane della bottega svedese di Ikea e lei l'ha assemblata in questo modo delizioso...
Infine voglio citare la mia mamma, che tutti gli anni addobba alcuni rami recisi cambiando stile ogni volta. In un post pubblicato nel 2014 su Paper Project potete vedere la versione argentata mentre quest’anno ha realizzato una variante shabby chic applicando sui rami la neve finta al posto della vernice. Come addobbi ha utilizzato foglie secche e stelline di lamiera e ha appeso i portatovagliolo DIY che avevamo utilizzato l’anno scorso (in questa foto appaiono ancor appesi con lo spago lungo perché non aveva ancora completato l’allestimento, ma io avevo urgenza di documentare il suo lavoro). Amo l'effetto tono su tono di questo angolo.
E io cosa ho fatto? Al posto della solita ghirlanda sulla porta, ho appeso una piccola decorazione di legno... ma per bilanciare ho incorniciato l'ingresso con dei rami di abete sintetico acquistati l'anno scorso da Ikea, applicandoli con il washi tape.
Se nei commenti volete segnalare i vostri allestimenti oppure le decorazioni più insolite viste in giro sono ben accette, in questo modo anche i prossimi anni non ci mancheranno le ispirazioni. Buon 2017!

martedì 13 dicembre 2016

Cake topper di Natale DIY

La settimana scorsa ho ricevuto in regalo alcuni prodotti Pril della nuova linea senza fosfati insieme a una teglia e una sfida: cucinare dei muffin e poi affrontare lo sporco bruciato con l’aiuto dei loro prodotti. Mi hanno inviato anche una ricetta originale americana per ottenere dei dolcetti perfetti, ma io preferisco il gusto salato così ho cambiato un po’ le carte in tavola. Inoltre ho pensato di dare al mio test un’impronta DIY…
Ho immaginato una nevicata di formaggio grattugiato e degli alberelli di Natale sulla cima di ogni muffin, quindi ho pensato di profumarli con bottarga di muggine e pecorino in perfetto stile sardo, ma ho poi ripiegato sul parmigiano perché avevamo già mangiato tutto il formaggio di pecora acquistato questa estate. Ho aggiunto all'impasto la bottarga e abbondante formaggio, ho messo l’impasto negli stampini e ho infornato i miei piccoli esperimenti.

Nel frattempo ho realizzato i cake topper: sono necessari degli stuzzicadenti, un ritaglio di cartoncino verde, un pennarello a punta fine (come colore io ho usato l’argento, ma sono adatti anche l’oro o il bianco), un piccolo washi tape verde e alcune piccole mezze perle adesive.
Per iniziare ho ritagliato a mano dei triangoli di cartoncino e li ho sagomati per conferire la classica forma di abete. Con il pennarello ho disegnato qualche festone e con le piccole perle adesive ho aggiunto il tocco finale. Sul retro ho applicato lo stuzzicadenti con il washi tape verde.
Dopo aver sfornato i muffin li ho lasciati intiepidire e poi ho cosparso la sommità con la neve… ops, con il formaggio grattugiato! A questo punto ho infilzato lo stecchino.
Sfrutterò sicuramente questa idea  per un antipasto o per un dolce durante i festeggiamenti dai miei genitori e visto che loro hanno la lavastoviglie approfitterò anche di quella! Ve l’ho mai detto che amo cucinare e detesto lavare i piatti? Per fortuna questa volta ci sarà qualcuno che mi darà una mano.

martedì 6 dicembre 2016

Una campana per il centrotavola di Natale

Durante questo autunno ho fatto una scoperta insolita passeggiando in montagna: ho trovato una campana abbandonata in un prato. Doveva trovarsi lì da molto tempo infatti al suo interno c’era una lumaca e qualche insetto, ma ho trovato il coraggio per raccoglierla e mi sono fatta aiutare dagli amici a togliere le bestiole che la infestavano. L’aspetto più bello dell’amicizia è che ci si sente capiti, così l’unica cosa che hanno detto vedendomi passeggiare con il mio nuovo tesoro dorato è stato: “Solo Silvia poteva trovare una campana!”. Ebbene sì, solo io avrei potuto notarla e innamorarmene e ne sono così fiera che ho deciso di trasformarla nella protagonista della mia tavola natalizia. Quindi vi mostro le prove dell’allestimento…
Nella mia scatola dei nastri (come, non ce l’avete anche voi?) ne ho pescato uno dorato rinforzato con filo metallico e uno più piccolo di raso rosso; a questi ho aggiunto dei rametti sintetici e alcune sagome di feltro acquistate proprio per questo progetto. Ho abbinato i nastri e li ho annodati con un fiocco all’estremità della campana, poi l’ho posizionata su un centrino e ho arricchito il tutto con i rametti d’abete e le stelle rosse. Infine ho posizionato altri due rametti bloccandoli all’interno del nodo. 
Il risultato già mi piace, ma immagino che sarà ancora più bello posizionato su una tovaglia rossa. Molto classico, per colori ed elementi, eppure così nuovo. Questo sarà il mio centrotavola per la Vigilia di Natale 2016. Voi cosa avete in mente per le vostre tavole?

martedì 29 novembre 2016

Incontri di ricamo alla Triennale di Milano

Tra un tutorial e un corso tenuto da me anche io ho voglia di imparare qualcosa, così ho deciso di colmare una delle mie più grandi lacune partecipando a un incontro di ricamo organizzato da DMC presso il Caffè Design della Triennale di Milano. Il luogo è uno dei miei preferiti perché è anche quello in cui ho tenuto i miei primi laboratori di fai da te e pittura per bambini molti anni fa. Anche DMC mi riporta alla mente dei ricordi molto lontani in quanto da adolescente realizzavo dei braccialetti macramè con le loro matassine di cotone, seguendo le istruzioni in francese di un libro regalatomi da mia sorella. Ritrovarli insieme mi ha dato una bella energia!

Lo scopo degli incontri che hanno avuto luogo a Milano è quello di trasmettere ai ragazzi la passione per il ricamo, infatti entrambi gli appuntamenti erano dedicati ai giovani under 35. Presentando due nuovi articoli, il cofanetto “Stitch Therapy” e i fogli “Custom By Me”, hanno dimostrato che questa arte è oggi ancora attuale.
Con il primo prodotto hanno strutturato un contenitore che racchiude tutto il necessario per un momento rilassante da dedicare alla realizzazione di un ricamo: una tela stampata, matassine di filo, ago, istruzioni e diversi incensi per rendere ancora più magico il momento di relax. I soggetti  sono tre diversi e a me è capitato quello con i fiori. Non vedo l’ora di avere un po’ di tempo per dedicarmici (e se non lo avrò dovrò ritagliarmelo).
Il secondo prodotto è una rivoluzione per il mondo del ricamo: si tratta di fogli adesivi idrosolubili, disponibili con disegni prestampati, bianchi o con una quadrettatura che permette di progettare il proprio ricamo personalizzato. Per utilizzarli basta tagliare la parte scelta, eliminare la pellicola protettiva e applicarli dove si è deciso di eseguire il ricamo.
Durante l’incontro avevamo a disposizione diversi fogli “Custom By Me” sia neutri sia decorati e tra quelli io ho scelto un’immagine zen per abbellire la mia canottiera estiva. Ho scelto una matassina della linea Coloris nelle sfumature del verde, azzurro e giallo e ho iniziato a ricamare sotto la guida paziente di Grazia Lazzarin che mi ha insegnato a eseguire il punto erba. Non si può dire che io sia veloce, ma sicuramente la soddisfazione di realizzare qualcosa con le proprie mani è ancora più grande quando la si ottiene con fatica! Inoltre le chiacchiere tra giovani donne sedute intorno a un tavolo hanno reso tutto più piacevole.
Adesso ho in cantiere molti progetti natalizi, il primo comparirà sulle pagine di questo blog la prossima settimana… ma so che nei prossimi mesi mi diletterò con questi strumenti per personalizzare altri capi d’abbigliamento, accessori per me e per la casa. Perché l’unico limite è quello posto dalla fantasia.

giovedì 17 novembre 2016

Insegnare la creatività

Sabato scorso si sono svolti i primi due corsi dimostrativi dedicati al Natale nei Viridea Garden Center in provincia di Pavia e si è trattato di una vera e propria sfida che vi voglio raccontare.
Mi ero preparata molto per questi incontri realizzando diversi campioni, ma non avevo tenuto conto del fatto che dei punti vendita così distanti potessero disporre di un assortimento differente. Inoltre alcuni dei materiali utilizzati nelle mie prove erano stati acquistati diversi mesi fa e ho scoperto all’ultimo minuto che non vengono più commercializzati. In mio soccorso è venuta la creatività quindi ho deciso di trasmettere proprio questa durante i laboratori.

Vi spiego meglio: cosa fare se il materiale con il quale ci si era esercitati non è disponibile? Aprire gli occhi e la mente e lasciarsi ispirare da quello che si ha intorno.  Ecco come sono nati i biglietti d’auguri realizzati a San Martino Siccomario e a Montebello della Battaglia, tenendo come filo conduttore i biglietti con finestra e le applicazioni. Nel primo punto vendita ho scoperto che le sagome in legno sono fuori assortimento, ma ho trovato una splendida decorazione di Coloreria a forma di gabbietta e sagome in feltro non solo piccole ma anche grandi, quindi mi sono sbizzarrita con quelle. I nastri adesivi decorativi hanno rapito presto l’attenzione delle partecipanti (5 donne di tutte le età) quindi ho dedicato diverso tempo a illustrare il loro utilizzo. Nel negozio di Montebello invece non erano molte le sagome disponibili, così tra gli addobbi per l’albero di Natale abbiamo scoperto delle dolcissime “gufette” ideali per i nostri auguri. Per addobbare invece l’abete in morbido feltro ho utilizzato mezze perle adesive, piccole sagome di legno e le stelline ritagliate con la mia fustella da viaggio, tutti articoli presenti in negozio. Anche qui washi tape a gogò! Inoltre finalmente è apparso il mio primo allievo uomo (li credevo creature mitologiche).
alcuni biglietti realizzati a San Martino
alcuni biglietti realizzati a Montebello
Nella mia esperienza ho imparato che il “piano B” non serve prepararlo, ma quando occorre è necessario non farsi prendere dal panico e lasciare aperta la mente. Mi sovviene un'altra esperienza che conferma questa teoria, ma se iniziassi a raccontarvela adesso potrei dare vita a un noiosissimo post infinito! Venite a trovarmi e ve la racconterò di persona, mentre armeggio con colla e cartoncini…
Questo sabato pomeriggio mi potrete trovare a Rodano, in provincia di Milano, inoltre vi ricordo gli appuntamenti seguenti:
26/11/2016 h.10-12 a Cusago (MI) e h.15-17 a Rho (MI)
3/12/2016 h.10-12 a Settimo Torinese (TO) e h.15-17 a Collegno (TO)
10/12/2016 h.15-17 a Torri di Quartesolo (VI)
Nel blog non ne parlerò più perché prima di Natale dovrò affrontare altri argomenti, quindi segnate queste date in agenda!

giovedì 10 novembre 2016

Nuovi corsi gratuiti per Natale


Da brava adulta con la mente di bambina sono letteralmente innamorata del Natale, così quando questa estate Viridea mi ha chiesto di progettare dei corsi per il periodo delle feste mi sono messa subito al lavoro senza badare troppo alle temperature! Il progetto che hanno scelto riguarda dei biglietti d’auguri: per realizzarli ho intagliato una finestra nel cartoncino e al suo interno ho assemblato un mix di diversi materiali come sagome di legno, forme in feltro e bottoni insieme a washi tape e ritagli di carta. I materiali disponibili nel reparto Casa e decòr nei Viridea Garden Center sono moltissimi e ho cercato di utilizzarne alcuni un po' insoliti!
Questa volta non mi troverete solo a Rho ma anche negli altri punti vendita:

12/11/2016 h.10-12 a San Martino Siccomario (PV) e h.15-17 a Montebello della Battaglia (PV)
19/11/2016 h.15-17 a Rodano (MI)
26/11/2016 h.10-12 a Cusago (MI) e h.15-17 a Rho (MI)
3/12/2016 h.10-12 a Settimo Torinese (TO) e h.15-17 a Collegno (TO)
10/12/2016 h.15-17 a Torri di Quartesolo (VI)
Il corso è completamente gratuito e non richiede iscrizione. Vi aspetto nel vostro centro Viridea preferito!

giovedì 27 ottobre 2016

Corso dimostrativo gratuito da Viridea

Vi ricordate di quando avevo partecipato al Blogger day Viridea? Se siete tra quelli che avete votato per farmi vincere il Contest, sicuramente sì! Finalmente posso parlarvi apertamente del corso che terrò sabato 29 ottobre nel Garden Center diRho.
Per prima cosa ho pensato a un progetto che unisse la natura al fai da te, quindi ecco come è nata l’idea dei quaderni handmade ispirati alla natura! Ho utilizzato foglie e rami caduti dagli alberi per realizzare la stampa sul cartoncino e la rilegatura a mano, e il risultato mi piace così tanto che non vedo l’ora di mostrarvi come si realizza.
L’incontro, della durata di due ore, è gratuito e si terrà dalle 15 alle 17. Realizzerò dal vivo un quaderno personalizzato, adatto per i più svariati utilizzi: manuale o diario di botanica, album fotografico, guest book per eventi. La tecnica di stampa potrà però adattarsi a molti altri scopi, lasciatevi cogliere dall’ispirazione.

Ne hanno parlato anche sul numero di Casa da Sogno di ottobre e mi sono emozionata come se mi avessero immortalata sul red carpet... d'altro canto ognuno ha le sue priorità.
Vi aspetto numerosi, aiutatemi a vincere la timidezza con il vostro sostegno! Io in cambio dispenserò consigli e vi assicuro che sarete tutti in grado di ripetere il progetto da soli. Ci vediamo sabato!

giovedì 20 ottobre 2016

Brera Design Days 2016 @ Moleskine Cafè

È passato un mese dall’ultimo post pubblicato sul blog, ma ormai sapete che quando latito la ragione è sempre la stessa: mi sto occupando di troppe cose! Dalla preparazione dei laboratori per Viridea alle illustrazioni per il libro, dallo studio del mio sito (manco fosse la fabbrica del Duomo) alle “normali” attività quotidiane. A questo si aggiunge la vita di Milano che mi induce in tentazione in ogni momento!
Qual è stata l’ultima causa di perdizione? In occasione di Brera Design Days 2016 ha avuto luogo un laboratorio presso Moleskine Cafè e ne approfitto per raccontarvelo.
Io ho un problema di accumulo compulsivo di taccuini e quaderni, chi mi frequenta se ne sarà accorto… quindi prima d'ora mi ero ben guardata dal varcare quella soglia. L’evento in questione ha fatto cadere ogni mia resistenza. Entrare in un posto stracolmo dei famosissimi taccuini è una tentazione continua, ho scattato poche foto per non posare gli occhi su troppe meraviglie e finire col desiderare tutto. Il bar è arredato in modo moderno e funzionale, adatto per chi si trova in zona Brera e deve dedicare un po’ di tempo al lavoro trovandosi fuori casa. Entrare anche solo per curiosare non è un problema poiché i baristi non fanno a gara per servirvi un caffè.
Durante il workshop Claude Marzotto e Maia Sambonet, le ragazze di òbelo, ci hanno guidato alla scoperta di numerose tecniche per comporre un manuale di comunicazione visiva personalizzato sulle pagine a fisarmonica del famoso Moleskine Japanese Album. Nel corso di 14 esercizi siamo passati dall’interpretazione della linea e di un segno alla scomposizione e ricostruzione di immagini esistenti per attribuire loro un nuovo significato.
Se volete vedere il risultato del laboratorio, il mio e tutti gli altri taccuini sono esposti nelle teche di vetro del Moleskine Cafè di Milano in Corso Giuseppe Garibaldi 65. Se spenderete tutti i vostri soldi in gadget e taccuini non attribuitemi la colpa… io ne sono uscita con dignità!



giovedì 15 settembre 2016

Tutorial baffi di topo

Questa estate sono tornata in Sardegna, la mia meravigliosa terra di origine. Quando passeggio nelle sue campagne passo moltissimo tempo a guardare le piante che non si trovano nel nord Italia, annusando l’aria e osservando queste silhouette così diverse. Un tempo i bambini avevano trovato il modo di giocare con quello che la terra offriva e io mi sono divertita a immortalare i passaggi di uno di questi “giochi”.
Occorrono due steli di questa piantina che viene chiamata baffi di topo, non sono assolutamente in grado di dirvi il nome corretto ma sulla sommità vi si trovano dei ciuffotti morbidi e rotondeggianti. Avete presente il musino cicciotto di un topo? Per ottenere qualcosa di molto simile basta intrecciarne due come mostro nella fotografia e poi sfoggiarli con disinvoltura!
La prossima volta che li troverete sul vostro cammino potrete farli anche voi!

Un’altra cosa che mi diverte molto della flora sarda sono quelle che io chiamo le “piante accoglienti” o “le piante che vogliono ucciderti”! La questione è ovviamente un po’ romanzata, ma avrete notato alcune piante che non sembrano essere felici della presenza umana, a partire dal fico d’india che cerca in tutti i modi di molestare la gente con le sue spine. Ho pensato di presentarvene altre meno note, anche in questo caso senza avere nessuna nozione di botanica ma solo come se fossero i personaggi di una storia…
Fiori di Agave in Sardegna
I primi che ho immortalato sono i cactus e le agavi che nascondono i cartelli con le informazioni sul luogo. Tuttavia non me la sento di infierire troppo su queste ultime, in quanto l’evoluzione non le ha premiate: dopo che sbocciano i loro fiori, alti quanto degli alberi, le poverine muoiono. Va be’, diciamo che leggerò quanto indicato sul cartello tra qualche anno!
Poi ci sono piccoli arbusti pieni di spine che nel migliore dei casi si aggrappano ai pantaloni mentre passeggi, ma raramente si indossano i pantaloni lunghi nella stagione estiva quindi ti graffiano sistematicamente le caviglie. Infine potete incontrare altre piante simili a cardi che crescono in allegre famigliole: probabilmente quando il fiore è fresco hanno anche un aspetto grazioso, ma sul finire dell'estate assumono un'aria molto contrariata.
Per fortuna esistono anche i mirti con le loro foglioline lucide e tonde, i fiorellini bianchi e le bacche cicciotte, l’elicriso così morbido e ricco di fiori gialli e profumati, le piantine di croco… ma queste varietà si fanno notare particolarmente in primavera. Durante la torrida estate è più facile incontrare quelle con i caratteri sopra descritti!  La prossima volta che vi capiterà di fare un giro in Sardegna fateci caso, sarà come incontrare spiriti anziani che ti guardano storto… ma in fondo in fondo sono contenti di vedervi passeggiare in mezzo a loro per scoprire questa meravigliosa terra.

mercoledì 3 agosto 2016

Refashion maglietta, un nuovo capo per la mia estate

Lo avevo annunciato dopo aver dato una sistemata ai miei cassetti, ispirata dalla “rosavestita”  Marie Kondo, ma non avevo ancora avuto il tempo per dedicarmi a questa attività: è giunto il momento del refashion! Letteralmente significa rimodernare un vestito, trasformarlo con le proprie mani in qualcosa che si adatti alle nostre necessità attuali. Con il passare degli anni anche le esigenze cambiano e non è detto che un indumento risponda costantemente alle ragioni che ci hanno indotto ad acquistarlo.

Qualche settimana fa ho afferrato una maglietta dal mucchio dei vestiti esclusi dal cassetto in seguito all’intransigente selezione imposta dal metodo KonMari (che non ho rispettato completamente a causa del mio problema con l’accumulo compulsivo e sono felice della mia decisione). La maglia in questione era stata acquistata molti anni fa in occasione di una vacanza con la mia sorellona, ci trovavamo a Cagliari e questo mi ha dato l’idea per la metamorfosi: trasformarla in un capo estivo.
Per prima cosa ho tagliato le maniche usando un altro top come modello: sono stata piuttosto grezza e sbrigativa e ho tagliato con le forbici senza nessuna esitazione, ma per un lavoro più accurato potete fare un segno con i gessetti da sartoria o più brutalmente utilizzando un pennarello. La maglina permette di lasciare il taglio al vivo senza dover rifinire il bordo. Da una delle maniche ho tagliato alcuni anelli di stoffa e li ho sovrapposti per comporre un fiore, al centro del quale ho posto un bottone. Ho cucito a mano i diversi segmenti e li ho fissati insieme al bottone sulla sommità di una spalla: ho scelto la sinistra perché sulla destra porto sempre la borsa.
Il fiore così ottenuto si presta anche ad essere trasformato in spilla e credo che presto farò degli esperimenti anche in questa direzione.
Comunque il mio gioco con il refashion non è finito, da poco un’agenzia mi ha inviato un prodotto che desideravo testare da molto tempo quindi pubblicherò qui i miei risultati… ma questo avverrà al mio ritorno dalle vacanze.
Buona estate e buon divertimento con i vostri vestiti!

martedì 12 luglio 2016

Una scatola giraffata

Torno a parlare di regali personalizzati, perché è uno dei modi in cui sfogo maggiormente la mia creatività! Io e Francesco volevamo fare un piccolo dono a un’amica seguendo il tema giraffa poiché è un animaletto che questa ragazza ama particolarmente, così abbiamo iniziato a raccogliere oggetti ispirati a questa bestiola. Tutto ebbe inizio con l’acquisto di una bellissima matita “giraffata”, poi abbiamo trovato un fermaporta, un portachiavi e infine un taccuino di Muji che abbiamo timbrato con giraffe, sagome di un albero e la sua iniziale (nel punto vendita di Milano in Corso Buenos Aires vengono messi a disposizione dei clienti diversi timbri per personalizzare i quaderni). Infine abbiamo aggiunto un segnalibro artigianale ispirato allo stesso tema.
A questo punto si presentava un’ultima sfida: come confezionare questi oggetti? Così siamo andati alla ricerca di una scatola da decorare, ma tutte quelle in commercio erano lucide e inadatte alla colorazione con gli acrilici. Per fortuna mia madre aveva appena acquistato un paio di scarpe e la scatola con cui gliele hanno vendute si prestava perfettamente allo scopo, quindi io me ne sono appropriata.
Con lo scotch ho composto una griglia che ricordasse il manto della giraffa (io ho usato lo scotch fotocopiabile, ma si presta meglio il nastro di carta). Sulla scatola così mascherata ho applicato del colore acrilico marrone scuro con il pennello e successivamente ho dato una seconda mano con un colore più chiaro applicandolo con una spugna umida. Con questa stratificazione ho ottenuto un effetto simile al manto di un animale inoltre utilizzando la spugna ho camuffato i segni delle pennellate.
Per finire ho rimosso lo scotch e ho coperto le piccole imperfezioni procurate con questa operazione utilizzando un colore molto simile a quello di base della scatola.
Ecco come ho ottenuto una splendida scatola giraffata!

Questo tipo di decorazione si presta a moltissimi usi, non pensatela solo sul cartone: immaginate un tessuto giraffato, un vaso di coccio… ci sono mille possibilità. Voi come applichereste questa tecnica?

martedì 28 giugno 2016

Un manuale #DIY per la sposa

Ci sono regali che non si possono procurare con i soldi, ma solo con tanto impegno e affetto. Doni speciali. Questa volta voglio parlarvi di un regalo ottenuto proprio con questi strumenti… e con l’aiuto di carte colorate, washi tape, timbri e adesivi!
Immaginate un gruppo di amiche che desidera fare un regalo a un’altra ragazza senza incappare nei soliti pensieri banali e scontati, talvolta anche un po’ kitsch. Così è nata l’idea: un taccuino pieno di pensieri per la futura sposa, con l’ironico proposito di dare vita a un manuale.
Dalle amiche che hanno partecipato al regalo mi sono fatta consegnare messaggi affettuosi, dediche, citazioni da film e canzoni, ricordi e fotografie e li ho assemblati tutti sulle pagine di un taccuino acquistato da Muji. Sulla copertina ho raffigurato la sposina con fattezze dolci e qualche dettaglio ironico; sono anche riuscita a combinare pasticci con un tampone di inchiostro, per fortuna senza rovinare l’illustrazione.

In questo modo siamo riuscite a ottenere un regalo veramente personale, sincero e pieno d'affetto: lo ammetto, sono molto fiera del nostro lavoro. Tantissimi auguri agli sposi!

martedì 14 giugno 2016

Iniziativa CASA facile e Lega del Filo d'Oro

Una cosa che amo molto è poter essere utile con la mia creatività. Dal volontariato nei doposcuola alle mostre con alcune Onlus, ho molti ricordi piacevoli associati a opportunità di questo tipo. In questo periodo si è presentata una nuova occasione per aiutare gli altri con la mia passione: la mia amata rivista CASA facile ha proposto un'iniziativa splendida, a beneficio della Lega del Filo d'Oro. Potete scoprire di cosa si tratta sul sito di Casa Facile oppure su quello dell'associazione, ma ve lo riassumo brevemente: è possibile contribuire realizzando uno o più manufatti a tema "casa" e inviandoli a Progetto Filo d'Oro-CasaFacile in Via Mondadori 1 20090 Segrate (MI) entro il 31/08/2016 insieme a una liberatoria che è possibile ritagliare dalla rivista oppure scaricare dal web. Tutte le opere pervenute verranno messe in vendita durante le fiere Abilmente e Il mondo creativo, due degli appuntamenti più importanti dell'ambiente craft, e il ricavo verrà devoluto alla Lega del Filo d'Oro.
Ho voluto subito contribuire con una piccola creazione: visto che amo il collage, ho realizzato una semplice casetta assemblando diversi materiali. Alcuni ritagli di carta sono stati fissati con la macchina per cucire mentre i fiori ricavati con una fustella sono stati attaccati per mezzo di alcuni fermacampioni; in questo modo il quadretto diventa interattivo, infatti i fiori possono essere ruotati a piacere. Per questo motivo ho rimosso la copertura dalla cornice!
Questo è il mio piccolo contributo, ma spero di trovare tempo e spunti per nuovi lavoretti da destinare a questa iniziativa.

martedì 17 maggio 2016

Blog Contest Viridea

Certamente ve ne sarete accorti, visto che ho inondato di immagini ogni social: il 6 maggio ho partecipato al Blogger day Viridea ed è stata un’esperienza entusiasmante! In compagnia di alcune tra le più famose blogger professioniste di Gardening e DIY ho seguito il workshop tenuto da Simonetta Chiarugi di Aboutgarden per la realizzazione di una ghirlanda floreale, più primaverile di così non si può.
Blogger e papera nel magnifico parco del Viridea Garden Center di Rho
Seguivo già da tempo Simonetta su Instagram perché è capace di creare composizioni così belle da far dimenticare qualsiasi bruttura; considerando che consulto questo social network prevalentemente quando sono sui mezzi pubblici, posso dire che osservare le sue foto è una splendida terapia (provate e fatemi sapere). Durante questo laboratorio ho avuto l’opportunità di essere accompagnata passo- passo da lei in ogni momento, dalla scelta delle piante (nel mio caso Elicriso e Lavanda come aromatiche e Lisianthus per i fiori) fino alla composizione della fotografia. Mi è stata anche di sostegno quando non avevo il coraggio di recidere i rami delle mie piantine, spiegandomi che una sana potatura non avrebbe dato loro alcun fastidio!
Cosa posso raccontarvi di Viridea? Frequento abitualmente il punto vendita di Cusago per due ragioni di pari importanza: è quello più vicino alla mia casa e adoro le capre urlatrici che si trovano nel suo parco! Il centro di Rho è stato però una scoperta altrettanto piacevole poiché oltre all’enorme spazio espositivo al coperto, allestito da visual di grande abilità, vanta un ampio parco con laghetto nel quale papere e libellule si muovono indisturbate.
Ogni volta che trascorro un po’ di tempo nei loro centri ne esco rilassata e rigenerata, sono riusciti a creare delle piccole oasi intorno alla città e se riuscite a visitarli in settimana potrete goderne appieno.
 
La ghirlanda appesa in casa
 
Gli splendidi Lisianthus

La fotografia con cui partecipo al contest
Adesso però ho bisogno del vostro aiuto: sulla pagina Facebook di Viridea sono state caricate le fotografie di tutti i nostri lavori e possono essere votate con un semplice “mi piace”. So che non sarà facile scegliere, perché le ghirlande sono una più bella dell’altra… io spero che la mia creazione vi piaccia più di ogni altra, ma l’importante è che veniate a vederle e ci facciate sentire fiere delle nostre opere. L’effetto collaterale per voi potrebbe essere una contagiosa energia primaverile. Flower Power!

mercoledì 27 aprile 2016

Matita bacchetta magica fai da te

Molti dei miei progetti sono frutto di una latente stupidità adolescenziale, ma si rivelano ottime idee. È il caso di questa matita decorata come una bacchetta magica, nata come idea regalo stupida per un amico! In breve, dopo che tutti gli abbiamo regalato decine di penne a forma di bacchette per la batteria, poiché lui è musicista, la questione è diventata un tormentone e così per ogni ricorrenza minacciamo di regalargli altre penne o matite a forma di bacchetta. Così è stato fatto anche questa volta, ma in questa occasione si è trattato di una bacchetta magica ;)
Al di là dello scherzo, quale bambina non vorrebbe avere una matita come questa? Quindi ho deciso di spiegarvi come l'ho realizzata, perché potrà essere uno spunto utile per qualsiasi mamma crafter!
Per il progetto ho utilizzato del pannolenci azzurro e ho recuperato nelle mie scatole di materiali un nastrino di raso, due perline di plastica, un lustrino abbastanza pacchiano e una perlina di conteria veneziana. Per l'assemblaggio sono necessari colla a caldo, ago e filo. Ovviamente vi occorre anche una matita o una penna da decorare!
Ho ritagliato due stelle nel pannolenci, per velocizzare la procedura ho usato una formina per biscotti come dima. Su una di queste ho applicato un lustrino (decisamente vistoso e sbrilluccicante, perché deve conferire alla bacchetta un imbarazzante aspetto magico!) bloccandola con il filo e la perlina di conteria; se lo si desidera, possono essere decorate entrambe le stelle.
Ho inserito nel nastrino di recupero le due perline grosse e ho bloccato le estremità del nastro con un nodo, quindi l'ho posizionato al centro di una stella insieme alla matita e ho fissato tutto con la colla a caldo, dopodiché sempre con la colla ho attaccato anche l'altra stella.
Per finire ho unito bene tra loro le due stelle decorando i bordi con il punto festone (o punto cavallo). 
Se non avete una figlia a cui regalarla, potete pensare a una nipotina o a un'amica... posso dirvi per esperienza che i regali ridicoli vengono sempre apprezzati!

martedì 5 aprile 2016

Toppe fai da te a forma di orso

La tecnica del collage è una delle mie preferite, infatti ritorna sia nelle tavole a fumetti della mia prima pubblicazione, Maree, sia in alcuni dei progetti che spiego sul mio ebook.
Trovandomi nuovamente a sperimentare con alcuni prodotti Marbet (avevate visto il mio precedente tutorial per realizzare le calze antiscivolo su Paper Project?) ho deciso di applicare questa tecnica di illustrazione al tessile e dare vita a una decorazione che può arricchire una maglia basic oppure rattoppare un vestito (ma per essere al passo con i tempi dovremmo parlare di re-fashion). In che modo? Utilizzando delle toppe termoadesive per realizzare alcune decorazioni a forma di orso!

Per questo progetto ho utilizzato due toppe ovali termoadesive, una pezza termoadesiva, 4 bottoni, del filo da cucito (per attaccare i bottoni) e del filo da ricamo. Come capo d’abbigliamento da trasformare ho scelto una maglietta a maniche lunghe tinta unita. Per l’applicazione delle toppe occorrono il ferro da stiro e un panno.
Ho ritagliato nella pezza due mezzi cerchi per le orecchie e un ovale per il muso.
Ho cucito i due bottoni sulla toppa per raffigurare gli occhi dell’orsetto, lasciando lo spazio per il muso (che andrà applicato per ultimo).
Per decidere la posizione ho indossato la maglietta e ho fissato le toppe nel punto scelto con alcuni spilli.
Ho steso su un piano da stiro la maglietta, ho posizionato un panno sopra alla toppa e ho passato qualche volta il ferro da stiro senza vapore. Una piccola accortezza: se i bottoni sono di plastica, non bisogna soffermarsi troppo a lungo su di loro con il ferro caldo per non rovinarli.
Dopo aver incollato la toppa bisogna posizionare il muso (sul quale ho ricamato la bocca) e le orecchie e ripetere l’operazione di fissaggio con il ferro da stiro.
La maglietta è pronta per essere indossata e ne sono già innamorata. Queste applicazioni sono resistenti, lavabili e molto semplici da fissare. L’unica raccomandazione che vi faccio è di utilizzare per la stiratura un panno di scarsa importanza, perché rimarrà macchiato. Il mio fa un po' ridere perché vi si è impressa la forma dell'orso!
Adesso sto immaginando altri orsetti o il muso di un gatto (forse perché questi orsi hanno un'aria un po' grumpy) anche sulle ginocchia di un paio di jeans e non vedo l’ora di provare. Le possibilità sono infinite e vorrei solo avere il tempo per realizzarle tutte. Alla prossima!

martedì 15 marzo 2016

DIY Collage sta per tornare...

Da quando ho aperto questo blog sono sempre riuscita, salvo casi eccezionali, a rispettare un piano editoriale bisettimanale studiato in alternanza con i contenuti pubblicati su Paper Project. Negli ultimi due mesi, invece, mi sono letteralmente persa, quindi mi sembra giusto spiegare il perché!
Non ho smesso affatto di dedicarmi al DIY, anzi: ho realizzato piccoli regali fatti a mano e portato avanti splendide collaborazioni che scoprirete su questa pagina subito dopo le festività di Pasqua. Inoltre mi sto occupando di meravigliose interviste, contenuti per blog aziendali, eventi e approfondimenti. Tuttavia l'impegno più grande si sta rivelando un altro: come potete intravedere nel collage (volutamente evanescente per non svelare troppo), sto lavorando a uno storyboard! Spero di potervi raccontare presto qualcosa di più.

Ovviamente su Paper Project sono continuate le pubblicazioni, quindi vi lascio qualche scatto di quello che potete trovare in quelle pagine:
Per il momento sostenetemi anche se vi trascuro, perché la primavera mi sta ostacolando ma ho un milione di progetti in cantiere. A presto!