giovedì 23 luglio 2015

Finalmente Weekendoit!

L’estate è così: promette tanto tempo libero, durante il quale dovrebbe essere possibile dedicarsi alle molteplici attività trascurante durante il resto dell’anno, ma quando poi arriva non mantiene un bel niente. Complice il caldo eccessivo, mi ritrovo sempre ad affannarmi per cercare di fare ogni cosa che mi ero prefissa. Inizio a pensare che, anche in questo caso, sia un mio problema legato alle eccessive aspettative.
Comunque, qualcosa di buono (anzi, molto buono) questa estate sono riuscita a portarla a termine: finalmente ho partecipato a Weekendoit!
Se non sapete di cosa si tratta è grave, ma potete rimedare leggendo il post che avevo scritto lo scorso anno per Paper Project.
Ho deciso di regalarmi un giorno di ferie, per non impazzire nella trasferta, e sono partita alla volta di Ancona. In ogni modo hanno cercato di ostacolarmi: bus imbottigliati nel traffico dei vacanzieri, treni in ritardo e senza aria condizionata, svenimenti vari ed eventuali. Eppure sono tornata a casa vittoriosa e non l’ho fatto a mani vuote ma con moltissime belle immagini nella testa, tanti appunti presi durante il workshop teorico tenuto da Simone Sbarbati di Frizzifrizzi (che mi ha svelato come i trucchi di scrittura creativa possano essere utilizzati per raccontare un prodotto) e una lampada da tavolo realizzata con le mie mani (insieme a quelle di Claudio Rinaldi - fondatore di Rinoteca - e Leonardo) durante il workshop pratico con Dremel.
L’affetto di Gaia e di Alice mi hanno fatta sentire a casa, ma anche i sorrisi dei nuovi incontri non sono stati da meno.
Una bellissima esperienza che spero di poter ripetere anche la prossima estate.
Chi invece non avesse impegni per questo fine settimana può ancora approfittare degli ultimi incontri in programma sabato 25 e domenica 26 (su Facebook trovate il programma completo).
Vi lascio con una foto della lampada, che cercherò di personalizzare ulteriormente in questi giorni… appena sarà fatto, la rivedrete tra queste pagine. A presto!

giovedì 2 luglio 2015

Un regalo per i 30: il dipinto di Totoro!

Questo blog segue un piano editoriale insolito: due pubblicazioni al mese, che solitamente si alternano a quelle nella mia rubrica su Paper Project. Di conseguenza, arrivare a 30 post nonostante il ritmo leggero (dovuto ai tempi tecnici di realizzazione dei progetti DIY) è comunque un traguardo significativo. 30 è un numero importante, ripensando al panico che ha preceduto il mio trentesimo compleanno me ne rendo perfettamente conto. Quindi per il post n°30 ho ragionato proprio sul numero e su ciò che mi ha riportato alla mente: un regalo importante per il trentesimo compleanno della mia amica Sabrina!
La mia amica ha una vita lavorativa appagante e frenetica, in continua metamorfosi e sviluppo. Tra le tante cose, anche lei scrive per Paper Project come food blogger ma ha anche un blog dedicato allo shopping e un milione di interessi tra i quali il fai da te. Quando sono stata invitata alla festa per il suo trentesimo compleanno ho avuto subito un attacco di ansia da prestazione: come scegliere un regalo per una persona simile senza fare brutta figura?
Una delle sue passioni più grandi è il Giappone e ama i film di animazione del maestro Miyazaki. Poiché è stata più volte in viaggio nella terra del sol levante, anche un regalo di importazione sarebbe risultato banale… quindi ho deciso di adoperarmi per realizzare con le mie mani un piccolo dipinto ispirato al personaggio Totoro.

Per iniziare ho fatto uno schizzo su carta. Dopo aver dipinto lo sfondo ho riportato il disegno sulla tela e ho colorato la sagoma dei personaggi con una base scura. Quando adopero i colori acrilici mi piace lavorare in questo modo: parto da un fondo scuro e grazie a successive sovrapposizioni di colore sempre più chiaro ricavo i volumi dei soggetti. In questo caso non ho usato le sfumature ma ho preferito le campiture piatte proprio come si usa per i personaggi dei cartoni animati.
Una volta completata l’illustrazione ho decorato gli spessori della tela aggiungendo qualche “nerino” (chi conosce i film di Miyazaki sa di cosa sto parlando) e firmato il lavoro.
La cosa più bella del momento in cui l’ha scartato è stato sentirmi dire che aveva sperato in un regalo simile: sono stata felicissima e rimane un bel ricordo che ho voluto portare qui per festeggiare i miei 30 post.