martedì 26 maggio 2015

Zodio a Milano!

Finalmente anche io sono riuscita ad andare da Zodio, nuovo punto vendita del gruppo Adeo (già presente in Italia con Brico Center e Leroy Merlin) dedicato alla decorazione d'interni e al fai da te che ha aperto i battenti a Rozzano, in provincia di Milano.
Perché non sono andata prima? Semplicemente perché l'invito riservatomi in quanto tesserata Brico mi è stato recapitato in ritardo (grazie Poste Italiane) e non sono riuscita a organizzarmi in tempo. Per fortuna la scorsa settimana sono riuscita a pianificare meglio i miei impegni e a prenotare anche un posto per uno dei corsi che si svolgono nella loro struttura, quindi ecco il mio resoconto.
Da cosa iniziare? Nell'immagine di copertina potete ammirare il meraviglioso benvenuto con cui si viene accolti all'ingresso. Non manca nulla: è ricco di particolari, colori ed elementi onirici che già al primo sguardo mi hanno fatto innamorare di questo posto.

Varcata la soglia si possono ammirare suggerimenti di allestimento realizzati con gli articoli in vendita e arricchiti da spunti DIY, ricorrenti in tutto il negozio.

La sezione dedicata alla cucina è stupenda: divisa per argomento e colore offre una vastissima scelta (avrei preso ogni modello di alzatina disponibile, prima o poi avrò una casa abbastanza grande per poter soddisfare questo desiderio).

Giunta nella zona craft sono stata accolta dalla merceria creativa allestita dalla meravigliosa Elena Fiore, che seguo con passione in ogni sua avventura (mi ero abbonata a Cucito e Creatività solo perché l'idea che lei fosse l'autrice di alcuni progetti rappresentava per me garanzia di qualità).
Dopo la merceria, fitta di piccoli tesori, si passa all'area Decopatch, un prodotto che vedo così sbarcare in Italia per la prima volta (fino ad oggi avevo visto i loro coloratissimi articoli in vendita solo in Francia). Cosa dire poi dell'offerta di pomelli in tutte le forme e colori, anche personalizzabili? Oltre ai kit per realizzare orolori, alle applicazioni per i muri, i deco tape... Ho fotografato tutto ma ho dovuto selezionare solo poche immagini, non è stato affatto semplice!

A questo punto si approda al meraviglioso salotto, ideato per accogliere ogni visitatore come in una casa. In effetti l'aspetto è proprio quello di un soggiorno, solo molto più bello, molto più colorato e molto più creativo. Insomma, chi può vantare i piatti cuciti da Elena sulle pareti della propria casa oppure le lanterne di carta di Ilaria?
Qui è possibile sedersi sul divano e prendere in prestito un libro (ma anche lasciarne uno per ricambiare l'ospitalità), bere un caffè seduti al tavolo accanto alla cucina, ricaricare il proprio cellulare.

Si affaccia su questo salottino anche l'atelier creativo gestito da Ilaria, dove è possibile seguire diversi corsi o prenotare l'utilizzo degli strumenti messi a disposizione. Io ho imparato a realizzare le piccole lanterne di carta che vedete nella foto (sul divano decorato sempre da Elena Fiore) ma gli atelier in programma sono molti e tutti interessanti.
Cosa aggiungere? Ho perso la testa per questo negozio.
Il personale è tra i più qualificati con i quali abbia mai avuto a che fare (ho saputo in quale modo sono stati reclutati e questo aumenta esponenzialmente la mia stima nei loro confronti) e spunti e stimoli creativi sono distribuiti in ogni angolo. Posso solo consigliarvi di vedere con i vostri occhi ciò che ho raccontato e verificare di persona, magari ci incontreremo in quel meraviglioso salotto...

P.S. Come prevedibile, anche il bagno è stilosamente craft!

martedì 19 maggio 2015

Laboratori per bambini



Qualche mese fa avevo scritto un pezzo per Paper Project dove raccontavo “Il potere educativo del fai da te” attraverso l’esperienza della coordinatrice di un doposcuola parrocchiale di Milano e la scorsa settimana sono stata invitata a partecipare a un loro laboratorio. Si è trattato di una bellissima esperienza quindi ci tengo a raccontarla.
L’idea alla base di questo incontro consisteva nell'ascoltare alcune storie e disegnarle insieme ai bambini: a loro disposizione c’erano sia fogli bianchi sia segnalibri e schede da colorare per chi non si sentiva autonomo.
Appena ha avuto inizio la narrazione ho incominciato a illustrare insieme a Dalia, una volontaria del doposcuola dotata di grande talento per il disegno, mentre tanti occhi curiosi si alzavano dai loro fogli per osservare il mio sul quale prendeva forma un drago. Abituata a disegnare in solitudine mi sono dovuta adattare alla condivisione dello spazio con piccole braccia che si protendevano per raggiungere i colori al centro del tavolo o che inavvertitamente mi urtavano, ma mi sono lasciata coinvolgere in fretta dal loro entusiasmo e in poche pennellate ho concluso il disegno. Quando il racconto è terminato abbiamo rotto il silenzio e iniziato a scambiarci consigli. Qualcuno ha chiesto un parere sul suo lavoretto, altri hanno voluto informazioni sugli strumenti utilizzati da me (li ho stupiti con uno spazzolino da denti) e infine sono piovute tante richieste di disegni. Per rendere l’esperienza più “didattica” non ho voluto limitarmi a riprodurre l’immagine in più copie ma ho deciso di spiegare come si costruisce la struttura di un'illustrazione e far aggiungere a loro tutti i particolari per completarla. In questo modo hanno ottenuto disegni molto personalizzati e ai draghi cattivi si sono affiancati draghi allegri custodi di dolciumi o draghi femmina con fiocco in testa e ciglia lunghe.
Come accade sempre, anche questa volta i bambini hanno saputo stupirmi: quando passavo a spiegare la procedura per "costruire" un disegno al bambino successivo (visto che nel frattempo si era creata una vera e propria lista d’attesa) era stato così attento durante la spiegazione precedente che sapeva ripetere le mie esatte parole. Alla faccia di chi dice che non stanno attenti quando gli si insegna qualcosa! In realtà sono dotati di un’enorme curiosità che non vedono l’ora di saziare.
Inoltre ammetto di aver provato un’enorme tenerezza quando mi chiamavano “maestra” e se non fosse arrivato l’orario della merenda probabilmente avrei continuato a disegnare fino a sera. Alcuni di loro non volevano smettere perché a casa non avrebbero avuto la possibilità di usare gli stessi materiali che il doposcuola mette a disposizione e anche questo mi ha fatto capire quale opportunità costituisca questo luogo soprattutto per bambini che hanno scarse disponibilità economiche.
In definitiva, sono veramente felice di aver preso parte a questo laboratorio e aver potuto dare il mio piccolo contributo. Tuttavia i miei complimenti vanno soprattutto alla coordinatrice Sabrina, che ogni volta si impegna per trovare nuovi stimoli e riesce a farli divertire ed educarli allo stesso tempo. Spero che altre realtà come queste accompagnino tutti i bambini nella loro crescita.