martedì 28 aprile 2015

Come riordinare i cassetti (il MIO metodo)

La primavera fa brutti scherzi e così può capitare che anche a me venga un desiderio sfrenato di fare ordine nei miei cassetti. Diciamo pure che ogni segnale che captavo dall'esterno mi spingeva in questa direzione!
Prima di tutto il fastidio causato da certe situazioni che apparentemente non hanno niente a che fare con l'abbigliamento ma scatenano questo desiderio: vorrei far "pulizia" tra le persone ma, non avendone la possibilità, decido di iniziare a fare ordine in altri aspetti del mio quotidiano.
Poi la ricezione costante di input da parte di alcune amiche e conoscenti che parlano del metodo Konmari, il quale pare abbia cambiato le loro vite.
Non ho letto il libro di Marie Kondo quindi non mi permetto di parlare del suo sistema però ammetto di essere partita da questo (per meglio dire da ciò che di questo metodo mi hanno raccontato le persone che lo applicano) per sviluppare il MIO.
Ammetto anche di aver preso in prestito il primo passaggio: svuotare i cassetti! Completamente, per avere una visione d'insieme. Così sono andata a recuperare i vestiti necessari per il cambio di stagione e li ho sparpagliati sul letto insieme a quelli già presenti nel mio armadio. Per prima cosa mi sono accorta di essere molto NERD e le magliette lo dimostrano! Secondariamente mi sono resa conto di non avere il coraggio di abbandonare (o regalare) nessun capo d'abbigliamento, nemmeno quando si tratta di indumenti che non mi stanno bene, maglie datate che lasciano la pancia scoperta, capi difettosi oppure che presentano segni d'usura. A questo punto però, vedendole tutte insieme coprire il mio letto, ho trovato il coraggio di eliminarne ben 6; se le avessi prese una ad una dal cassetto non ce l'avrei mai fatta.

Riporle nuovamente nel cassetto è stato il momento che mi ha dato maggior soddisfazione: fino ad oggi il sistema classico per piegare le magliette non si era rivelato compatibile con le dimensoni dei miei cassetti ma ciò nonostante non avevo mai osato cambiarlo. Allo stesso modo non ritenevo adatto il metodo proposto nei video presenti su YouTube quindi ne ho inventato uno personale che fonde alcuni principi del Konmari con semplici regole di matematica: ho diviso il cassetto in 3 settori e ho piegato le magliette più strette in modo che potessero essere affiancate in 3 file, anziché le 2 precedenti (che oltretutto si sovrapponevano fastidiosamente al centro sgualcendo le magliette). Inoltre non le ho arrotolate ma semplicemente piegate una volta in più per poterle disporre in verticale, come si può vedere nelle foto
Sono convinta che questo mi aiuterà anche a utilizzare più delle solite 2 magliette in cima al cassetto perché non dovrò più scavare per trovarle... non voglio fare previsioni azzardate ma potrei addirittura smettere di pronunciare frasi del tipo "non ho niente da mettermi!".

Tuttavia la cosa che mi dà più soddisfazione è un'altra: sono riuscita a coinvolgere in questa trasformazione anche il mio ragazzo (che oltretutto è più NERD e vanitoso della sottoscritta quindi ha moltissime magliette). Questo è un vero miracolo! Ora abbiamo due cassetti bellissimi, che scorrono senza incidenti disastrosi, sembrano più capienti e non fanno spiegazzare il contenuto in modo imbarazzante.
L'ultimo passo da compiere sarà liberarmi delle 6 magliette che non hanno superato la selezione... ma sono convinta che le ritroverete su questo blog, coinvolte in azzardati tentativi di recupero DIY! ;)

martedì 14 aprile 2015

Giocando con sale e colori ad acqua


Mi è stata commissionata una piccola illustrazione da una giovane mamma blogger.
Ho letto il pezzo che avrei dovuto accompagnare con il mio disegno e ho definito l’immagine dopodiché, ricevuta la sua approvazione, le ho posto la domanda di rito: colorazione a mano o digitale? Mi ha risposto semplicemente: “se puoi, scegli dei colori che stiano bene con il blog”.

Quindi ho osservato l’aspetto del suo blog: la grafica è essenziale, si tratta di una pagina giovane anche se ricca di contenuto, così mi sono soffermata sullo sfondo che mi ha immediatamente ricordato un effetto visto su Pinterest e ho deciso di lavorarci un po’.
Nelle immagini in questione si vedevano alcuni cartoncini colorati sui quali veniva depositato del sale… in effetti non avevo letto la parola “sale” da nessuna parte ma mi era apparso subito ovvio in quanto ha la proprietà di assorbire l’acqua (pensate al fatto che con il tempo il contenuto delle saliere assorbe l’umidità e il sale si trasforma in un blocco).

Mi sono armata di colori ad acqua (acquerelli ed Ecoline), pennelli, cartoncino ruvido pesante e sale sia fino sia grosso.


Ho steso abbondante colore con un pennello piatto, in modo che fosse distribuito uniformemente, e ho sparso sopra del sale. L’effetto è immediato: il sale attira a sé l’acqua e, di conseguenza, il colore in essa diluito. Si ottengono effetti diversi utilizzando sale fino o grosso quindi mi è piaciuto sperimentare combinazioni diverse.
Il colore deve essere molto acquoso, sia che si faccia uso di acquerelli in pastiglia sia utilizzando quelli in tubetto (in questo caso più idonei). Anche gli Ecoline devono essere diluiti leggermente quindi non sono adatti quelli in nuance troppo chiare… ma nulla vi vieta di sperimentare come ho fatto io!

A questo punto ho lasciato asciugare molto bene e ho rimosso il sale sfregando con le dita (ma per non tingere i polpastrelli potete utilizzare uno spazzolino).
Il sale fino genera macchie più piccole mentre il sale grosso lascia al centro la sua impronta disegnando quasi dei piccoli fiori.


Dopo le prime prove ho fatto ulteriori esperimenti riutilizzando il sale già colorato e in questo caso si è creato un interessante effetto marmorizzato.


A questo punto i cartoncini colorati possono essere utilizzati a piacimento per lavori di scrapbooking o altre decorazioni mentre nel mio caso con lo scanner ho importato le texture ottenute e ho colorato l’illustrazione di cui vi parlavo all’inizio. Volete vedere come è stata utilizzata? Andate a leggere il post sul blog Scintille di Gioia! Se siete mamme (ma non solo) ve ne innamorerete.

giovedì 2 aprile 2015

Uova di spago

Come in occasione del Natale (vedi post a riguardo) anche per Pasqua mi sono dilettata con qualche veloce decorazione per il negozio Stagioni e Sapori.
Alla ricerca di materiali rustici, ho utilizzato una tecnica che avevo visto su Pinterest e mi è sembrata adatta alla circostanza: avete mai provato a realizzare delle uova con lo spago? La procedura è molto semplice e i materiali facili da reperire, occorrono un rotolo di spago, dei piccoli palloncini e un po' di colla vinilica.
Per prima cosa ho gonfiato i palloncini e li ho chiusi con un nodo. Ho diluito leggermente la colla vinilica e vi ho intinto lo spago, quindi ho iniziato ad arrotolarlo intorno al palloncino. A questo punto bisogna solo lasciarlo asciugare! Per comodità li ho appoggiati sopra a dei coperchi così non sono rotolati via e per non impiastricciare con la colla tutte le superfici impiastricciabili (non è un lavoro pulito) li ho poggiati sopra a una cassetta di plastica rovesciata e ho coperto il pavimento con la carta. Una volta asciutti bisogna solo forare il palloncino ed estrarlo, sperando non si incolli allo spago come è accaduto a uno dei due!
Di seguito, le foto step by step (manca solo quella in cui arrotolo lo spago perché avevo le mani piene di colla):
Le uova possono essere dipinte con acrilici o tempere ma ho preferito lasciarle naturali.
Le ho disposte sulle cassette di legno, aggiungendo un po' di fiori tagliati con una fustella... ma domani intendo creare un po' di contrasto aggiungendo altri fiori colorati.
Nei prossimi giorni pubblicherò su Instagram il risultato finale ;) Buona Pasqua!